Domnia è in YouTube!

Domnia è in YouTube!Siamo orgogliose di presentare il nostro canale YouTube dove troverai i video dei nostri spettacoli per vedere e rivedere i momenti più significativi, ridere con noi per le inevitabili gaffe, ricordare le nostre riflessioni e pensare … ma quanto manca al prossimo spettacolo?
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Mille sfumature tra gli opposti

Mille sfumature tra gli opposti 1

Il cervello apprende per paragoni.

Si capisce il caldo in relazione al freddo.

Il dolce in relazione all’amaro.

La leggerezza in relazione alla pienezza.

Il vuoto in relazione al pieno.

Il bene in relazione al male. (Yin e Yang)

Gli estremi, per loro accezione, sono due opposti che, per la nostra cultura, non sono integrabili. Insomma, esistono bianco e nero, giusto o sbagliato e così all’infinito citando ogni cosa ed il suo contrario. Fin da piccoli ci insegnano a riconoscere gli estremi e ci viene richiesta la capacità di etichettarli. Questo ci permette di crescere con certezze assolute che in adolescenza si accentuano per la necessità dell’individuo di evidenziare le proprie conoscenze e le proprie competenze.

Ma poi si cresce… e nascono i dubbi! Si scopre che non tutti etichettano allo stesso modo gli estremi, si scopre come il nero non sia giocoforza il colore del lutto o avanzare il cibo nel piatto non sia una mancanza di rispetto e così via, dagli aspetti banali a quelli più importanti. Allora ci si inizia a domandare se questo mondo così ricco di colori, di sfumature, di toni possa veramente esser ridotto in estremi e se questi ultimi siano davvero così netti. Nelle diverse culture sono presenti gli stessi estremi ma in che modo sono in correlazione tra loro? Esiste davvero una persona totalmente buona o totalmente cattiva oppure in ogni persona coesistono entrambi gli elementi? Anche nella persona molto buona vi è una vena di cattiveria e viceversa!

Vivere con i dubbi è faticoso! E’ faticoso non essere in grado di etichettare il mondo che ci circonda con le stesse certezze di quando si è giovani. E’ faticoso vivere ogni cosa come se fosse sempre nuova ma il tempo ci permette di analizzare con sguardo maturo e maggiore ingenuità nel cuore. Forse questo è uno dei modi per godere delle meravigliose sfumature della vita.

Caterina

La donna che canta

La donna che cantaHo visto un film bellissimo e non posso non parlarne qui perché la protagonista è una donna, la donna che canta. Una donna che dalla vita ha avuto dolori e amore, guerra e speranza, battaglie e sogni. Una donna che ha spezzato la catena dell’odio che fino alla fine ha cercato di piegarla senza riuscirci.

Un film che dalla prima scena incolla allo schermo lo spettatore che, come Nawal e i suoi figli Jeanne e Simon, vuole sapere la verità, una verità scomoda e dolorosa ma necessaria per fare chiarezza e per comprendere i silenzi e il canto, unica arma di difesa dalla follia.

Un film indimenticabile, tratto dall’opera teatrale Incendies di Wajdi Mouawad che, pur facendo riferimento alla guerra civile in Libano, tiene volutamente nel vago i luoghi della guerra e fa pensare ancora oggi alle violenze e agli orrori che ogni conflitto porta con sé.

Un film da non perdere, fidatevi.

Anna

Energia dei colori

Energia dei coloriDa alcune settimane sono molto attratta dal verde: ho comprato le tende nuove e gli accessori per la cucina verdi e una giacca verde, scrivo quasi esclusivamente con la mia penna preferita che ha l’inchiostro verde. Mi sono chiesta il motivo e ho ricordato l’intervento del dott. Cappiello che, durante una delle nostre serate “teoriche”, parlò a lungo delle affascinanti teorie di associazione tra colori e psiche. Così ho cercato tra i miei quaderni gli appunti della serata e ho pensato di condividere qui alcune informazioni interessanti con l’idea che possano essere utili anche durante il prossimo evento (a proposito … da non perdere!) dedicato al make-up: dopotutto, si tratta sempre di colori!

NERO: autorevole e possente, sofisticato, misterioso. Rappresenta una mancanza di colore, il vuoto primordiale ma rilassante, evoca senso di potenza e opportunità.

BLU: il colore dei mari e del cielo, è una presenza costante nella nostra vita. Trasmette fiducia, affidabilità e impegno, induce calma e riposo. E’ il colore delle persone intuitive.

VERDE: il colore della foresta, rilassa mentalmente e fisicamente. Aiuta ad alleviare depressione, nervosismo ed ansia. Offre un senso di ripresa, autocontrollo e armonia.

ROSSO: il colore dell’energia, stimola l’aumento delle pulsazioni e il battito cardiaco. Favorisce l’entusiasmo, incoraggia all’azione, fornisce un senso di protezione da paura ed ansia.

GIALLO: infonde felicità, ottimismo ed energia oltre che suscitare pensieri creativi. Stimola il sistema nervoso, attiva la memoria, favorisce la comunicazione. E’ il colore di chi ama conoscere gente, degli esploratori e dei sognatori.

BIANCO: richiama purezza, pulizia e neutralità. Infonde chiarezza mentale, incoraggia a fare ordine, purifica i pensieri e favorisce i nuovi inizi.

Anna

La forza del “fare”

La forza del "fare"Vi capita mai di pensare: ma chi me l’ha fatto fare? Dopo una giornata di lavoro,  non potevo starmene a casa tranquilla, spalmata sul divano davanti alla Tv… magari sonnecchiando pure?

Invece no, eccomi qui, uscita di corsa dal lavoro, guido  la mia auto in questa bailamme di macchine e code, verso il luogo d’incontro dell’ennesima riunione rimediata a fronte dell’ulteriore impegno preso.  Tuttavia, raggiunta faticosamente “la meta”, mi ritrovo insieme a chi condivide e persegue i miei stessi ideali e lavora insieme a me per raggiungere un obiettivo comune che definirei il “fare per gli altri”. 

E’ stancante certo, impegnativo, spesso mi costringe a stare fuori casa fino a tardi e a trascurare la famiglia che nella mia vita è fondamentale,  ma quando mi rendo conto di essere stata d’aiuto con il mio operato a far star bene gli altri, passa tutto e sto bene, come avessi un sole caldo dentro che scalda e dà forza: la forza del fare. 

Allora rifletto e penso a che vita sarebbe senza “il fare”: sarei certamente più riposata e forse meno stressata ma non ricca interiormente come mi sento ora. A qualcuno questo “fare” può sembrare puro egoismo perché il ritorno di tanto impegno è sempre a favore della persona che lo mette in atto. Posso ribattere solo dicendo: voglio un mondo pieno di egoisti… del fare!

Olga